mercoledì 2 luglio 2014

Pensare diverso

Se proprio dobbiamo definirlo, chiamiamolo così, pensare diverso. Dico grazie ad un’intervista di Igor Sibaldi che vidi tempo fa su internet, in cui appunto parlava di pensare in modo “diverso”.

Pensiero diverso vs Dualmente.

Quello che poi mi ha portato a scoprire leggendo vari articoli sparsi nel web (occhio sempre a leggere con discernimento e ascolto verso le viscere) è stata la visione duale di questa realtà: bianco o nero, giusto o sbagliato, bello o brutto, buono o cattivo, bene o male, luce o oscurità, mi piace o non mi piace, e così via. Io la intendo come nessuna alternativa a quello, o è così o è pomì, non hai altra scelta.  
È una semplice illusione di scelta, appunto un’illusione.
Mi sono resa conto anche grazie ai discorsi di Salvatore Brizzi sul guerriero e la presenza che cosa è il libero arbitrio. Prima credevo di essere conscia delle mie azioni quando vivevo in un mondo di paranoie, proiettata con le ansie nel futuro, immaginando diversi finali a seconda delle mie più profonde paure, e nel passato, ripescando ricordi, sentimenti e azioni compiute, ma mai nel presente, a vivere l’azione senza essere travolta da un’emozione.
Senza contare tutti i condizionamenti di tutti i piccoli traumi emotivi che posso aver subito durante infanzia e adolescenza, che hanno caratterizzato un’associazione nel mio inconscio di: situazione-ricordo evocato nell’inconscio che riproduce lo stesso sentimento o emozione- reazione. Oh già, non azione.
Imparando a essere presente e non vittima delle mie emozioni sono riuscita a fare scelte felici per me, prima ero "solo convinta di essere" felice libera e decisa.
È un percorso, non sono arrivata da nessuna parte, come si dice è tutto un viaggio.
Esempio: qualcuno mi dice qualcosa che non mi piace, prima mi arrabbiavo e magari finiva in un discorso che aveva un’escalation  di nervosismo e rabbia ed esplodeva in una rissa verbale o poco ci manca. Il fatto è che il mio corpo si caricava di emozioni negative, che al termine, una volta esplosa, assorbivano tutta la mia energia, e mi sentivo stanca.
Quindi cosa faccio ora: ascolto il mio corpo, sento il nervoso salire? Non lascio che si prenda possesso di me, lo lascio fluire, ascolto e decido quali altre infinite opzioni posso scegliere, ad esempio:  lasciar andare, ascolto passivo, sorrido, ironia, etc etc, qualsiasi cosa che non richiami energia negativa e monti la questione. Certo questo è molto difficile, lo ammetto, con la famiglia, l’amore e gli amici più stretti, i legami per cui ancora non accetto e mi arrabbio. Tutto il resto ho imparato pian piano, e sto imparando ogni giorno, ad affrontarlo.
La via del cambiamento per me è stata:
-          Iniziare a prendere in considerazione non solo i grigi, ma tutti i colori e le sfumature, senza giudicare o cercare di definire troppo qualcosa, perché è sempre la mia visione, il mio giudizio, soprattutto senza associare nessuna emozione alle cose che valuto, parlo dell’ego.
-          Se devo scegliere qualcosa seguo le viscere, non l’ego. Quello che la mia anima, il mio se superiore, la mia guida interiore, come volete chiamarlo chiamatelo. La vocina che arriva subito dopo a dirmi qualsiasi cosa limitante la ascolto, le dico grazie e la saluto.
-          Ogni giorno è una scoperta, cerco di essere presente quanto più mi ricordo, è un lavoraccio all’inizio, ci sono un sacco di cose da smontare. La cosa più bella però è iniziare a sentire davvero ed essere consapevoli del tutto, di noi stessi e del mondo. 
      Una volta iniziato per me è stato come risvegliarmi, beh è un percorso e questo ne è un punto secondo me importante, che auguro a tutti.

1 commento:

  1. Ciao bellezza, impegnativo l'inizio, determinante il
    Proseguo, Meraviglioso il Risveglio!!!
    Brava!!!

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