E' un gioco di sguardi possiamo dire.
Da quale punto di vista scelgo di guardare il mondo? Cosa scelgo di vedere?
Osservare i giochi sottili della mente e le situazioni in cui re-agiamo identificati e percepiamo un conflitto o malessere: dalla rabbia fino all'istinto omicida, è di fondamentale importanza per riconoscere quest'onda di emozioni e pensieri che si trasforma in un uragano nel nostro corpo fisico.
L'auto-osservazione del respiro a questo punto è il primo passo.
Ora respira.
Consapevolmente.
Osserva l'aria che entra nel tuo corpo..sentine la temperatura e l'odore.
Osserva il diaframma che si muove e i polmoni che si espandono.
Senti cosa comunica il respiro.
È veloce? Profondo? Spezzato? Rilassato?
Osserva e riconosci senza giudizio, senza controllo, senza regole o dettami da rispettare per un "giusto" respiro, senza esprimere pareri.
Osserva e basta.
Torna in te attraverso ogni atto.
Inspira, espira, osserva la pausa che si crea prima di inspirare di nuovo (senza trattenere il respiro..è una pausa naturale).
Cosa provi? Cosa senti? Dove sei?
Osserviamo i pensieri e lasciamo che essi siano quel che sono.
Accogliamoli senza nutrirli nel dialogo interiore: il tutto quindi senza giudizio, interpretazioni, pareri, giustificazioni, alibi ecc.
Quei pensieri sono formati dalle credenze cristallizzate nel personaggio che viviamo.
Quando siamo identificati con esso e le nutriamo con attenzione ed energia stiamo dormendo e non ci rendiamo conto che esse sono ciò che inviamo nell'universo quando ne siamo identificati (ciò che stiamo emettendo a livello energetico nella matrice) e le manifestiamo nella vita quotidiana sul piano materiale.
Essere va di pari passo all'espansione del punto di vista.
E' tutto un esercizio, un vero e proprio lavoro, richiede impegno ma questo è.
Passare dal punto di vista dell'Io a Essere Coscienza.
ps: l'importante è agire e sforzarsi di ricordarsi di sè, poi quando accade accade.
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