Se si mette una rana in una pentola di
acqua bollente essa salterà subito fuori. Ma se invece si mette la rana in una
pentola con acqua a temperatura ambiente essa rimarrà ferma e tranquilla.
Se si accende un fuoco sotto la pentola e
si alza in modo molto graduale e gentile, la rana non si accorgerà del
cambiamento, anzi inizialmente la temperatura tiepida potrà anche piacerle
magari. Più l'acqua diventa calda e meno la rana sarà in grado di reagire
finendo con il rimanere bollita.
Questa storia mi ha fatto riflettere su
quanto i cambiamenti poco radicali e graduali possano produrre una sorta di
assuefazione e adattamento. Ma non sempre sono favorevoli alla nostra
evoluzione.
Ma soprattutto penso a tutte le volte in
cui ci si lamenta di una situazione e non si fa nulla per cambiarla. Stiamo
bollendo, non ci piace, ce ne rendiamo conto ma non abbiamo le forze per
cambiare la situazione.
Siamo sicuri?
Spesso e volentieri abbiamo gli
strumenti, li abbiamo tutti per poter iniziare ad avviare un cambiamento, ma
finiamo con l'ascoltare la mente, che limita e che preferisce rimanere a
bollire.
Come poter fare quindi?
Guardare le cose con occhi diversi e da
punti di vista diversi.
Seguire le intuizioni, i messaggi
dell'anima.
Provare a mettere in pratica tutto e di
più.
Credere in noi stessi, nei nostri talenti
e possibilità.
Osservare le emozioni, le
lampadine di allarme per i pensieri creatori, senza identificarsi con essi.
Agire in modo presente e pieni di amore,
di modo che l’amore verrà nella nostra vita con la medesima intensità alla
quale vibriamo noi.
Questo ci porterà ad anticipare gli
eventi, a capire dove siamo e a saltare.
Saltare vuol dire cambiare, questo fa
paura solo alla mente.
Ma cambiare equivale in qualche modo ad
evolvere e questo fa bene allo spirito.
Vi auguro con tutto il cuore di avere
quella spinta per il cambiamento e per l’evoluzione.
Poiché ci meritiamo tutti di poter essere
dei bei ranocchi splendenti e saltellanti.
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