Grandi aspettative generano grandi delusioni.
Fa parte del gioco questo.
La buona notizia è che la sofferenza è solo mentale.
Nel momento in cui sentiamo di aver preso una batosta che scardina i nostri piani, possiamo fermarci un attimo, respirare forte e chiederci: i piani di chi sono stati mandati all'aria? Erano nostri davvero?
O erano solo di quella parte di noi con cui ci identificavamo? Quella parte che rispondeva alle credenze e ai condizionamenti insiti nella mente?
Quale lezione ho imparato a questo punto?
La mente mente non scordiamocelo mai.
Soprattutto dove c'è sofferenza non c'è amore.
Per cui se a soffrire è solo la mente possiamo ringraziarla dopo che abbiamo capito quale parte di noi prova dolore e poi lasciare andare il tutto.
Lasciamo andare l'attaccamento al dolore qualsiasi esso sia, se rimaniamo attaccati alla delusione ad esempio siamo sempre noi che stiamo creando la nostra sofferenza.
Rimanere attaccati al passato è un grosso errore che ci impedisce di andare avanti.
Viviamo nel qui ed ora. Adesso. In questo momento.
Non siamo ieri e non siamo domani.
Siamo ora e ora viviamo.
Lasciar condurre i giochi alla mente vuol dire vivere in aspettative, ansie e paure per il futuro, rimorsi e rimpianti rispetto al passato. Come camminare con scarpe strette e piene di sassolini.
Provate ad essere qui ed ora, i pensieri osservateli ma non fateli vostri, le emozioni osservatele ma non fatele vostre, lasciate scorrere il tutto, e appena sentite un'intuizione o un pensiero spontaneo seguite quelli, è la vostra scintilla divina che parla, il vostro cuore.
Quella sarà la via dell'evoluzione.
In e con amore a tutti.
Ciao Marzia...tutto questo è bellissimo..ed è tutto ciò che cerco di raggiungere. Ma vorrei chiederti...tu ci riesci?
RispondiEliminaSempre?
Se dovessi perdere un tuo caro, riusciresti a distaccarti così bene dalle sofferenze della mente?
Ciao cara Milena,
RispondiEliminaquesto articolo è nato perchè oggi il mio ego ha subito una batosta, e dopo aver avuto un momento in cui ho cercato di fare silenzio in me ho capito la lezione che dovevo imparare.
Vivere costantemente nel qui ed ora è difficile inizialmente poichè la mente cerca di mantenere il suo ruolo di comando, ma con l'esercizio e un po' di sana auto-osservazione ce la si fa.
Se dovessi perdere un mio caro penserei solo che l'anima ha scelto, che ora sicuramente non soffre e quindi perchè dovrei soffrire io? Siamo Uno e siamo connessi tutti, in realtà la perdita è solo un'illusione della mente che governa la personalità in questa vita.
Se tu dovessi mancare vorresti che i tuoi cari ti pensino con amore o con dolore? Io centomila volte con amore e con tanti sorrisi, sapendo che tanto alla fine del viaggio di ognuno ci si ritrova. Le anime sanno, e l'amore è la via del non dolore. <3
Ciao Marzia,
RispondiEliminaDevo dire che allora sei davvero in uno stato di elevazione superiore alla norma dell'uomo occidentale!
Come fai?
Per quanto io conosca e abbracci questi concetti, se penso ad una persona cara che viene a mancare non posso chiedermi perché mai soffrire? Perché mi arriva già la risposta e sta già nella parola " viene a mancare"!
C'è! Continua ad essere! Lo so... Ma io non la vedo più! La mente...la mente...sempre lei!
Mi consigli un bel libro? Ma semplice...per una persona che in questo periodo fa fatica...è confusa...e ha bisogno di parole non complesse...
Il senso di mancanza viene dato dalla nostra mente che vive questa vita come reale e finita dimenticandosi che è tutta un'illusione poichè siamo energia e l'unica costante è il cambiamento.
RispondiEliminaSolo perchè gli occhi terreni non vedono non vuol dire che non ci sia qualcosa.
E' questo il grande inganno della mente, ma puoi sentire.
Io come faccio? Ci lavoro ogni giorno, cerco di auto-osservarmi ed essere consapevole ogni momento che la vita è nel qui ed ora.
Potresti cominciare da Conversazioni con Dio, di Neale Donald Walsh.
Su youtube c'è anche il film prodotto dai suoi scritti (ecco il link https://www.youtube.com/watch?v=Ia3vzsgIIOU ).