Uno degli
eventi della vita che ci può far capire l’attaccamento agli oggetti, è il
trasloco.
Quando si
organizza un trasloco ci si rende conto di quante cose si siano accumulate
nella vita. Dai vestiti alle collezioni di oggetti. Includo anche gli oggetti
acquistati seguendo un ottimo proposito, ma lasciati poi a prendere polvere, un
esempio? La cyclette da camera o qualsiasi attrezzo ginnico: usata la prima
settimana tutti i giorni, la seconda un giorno si e uno no e la terza trasformata
in appendiabiti.
Le
situazioni che ripetiamo perché legati ad un certo modus operandi, che non
cambiamo e non modifichiamo perché “chi lascia la via vecchia per la nuova, sa
cosa lascia ma non sa quel che trova”.
Parlo di
qualsiasi azione quotidiana e non, ripetuta nello stesso modo ogni volta, e
quante volte capita di entrare in crisi (vissuta a livello di pancia –
inconscio) quando siamo costretti a modificare qualcosa?
Ad esempio
quante persone tornano anno dopo anno nello stesso posto per le vacanze perché si
trovano bene e quindi vanno sul sicuro?
Ma la
sicurezza serve solo alla mente, la quale ha bisogno di ancoraggi perché ha
paura. Ma siamo sicuri che cambiare sia così pericoloso?
“Se fai
quello che hai sempre fatto, otterrai ciò che hai sempre ottenuto”. A. Robbins
“Follia è
fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi.” A. Einstein
L’unica
costante della vita è il cambiamento: dal primo giorno noi cambiamo, crescere vuol dire cambiare, le nostre cellule si rinnovano ogni secondo, i tessuti e gli
organi hanno i loro tempi, ma tutto si rigenera.
L’attaccamento
alle persone è tutto mentale. La paura di rimanere soli vi dice niente? Di
solito si ha paura della solitudine perché non conosciamo a fondo con chi
condividiamo la vita: parlo del nostro bambino interiore. Lo diamo per scontato
ignorandolo totalmente. L’amore per lui dov’è? Viene rispecchiato nei rapporti
con le persone che ci circondano. Se deleghiamo gli altri per il nostro
benessere interiore allora di conseguenza saremo sempre legati a qualcun altro.
Quante volte capita con i fidanzati di sentirli come propri? Le persone non
sono oggetti, niente è nostro in questa vita, nasciamo e moriamo senza
possedere nulla se ci pensate. È solo la mente che rimane attaccata ad una
persona ed all’idea connessa ad essa. Ma come i fidanzati così i figli o gli animali.
In
conclusione, per quanto riguarda le cose materiali, ho regalato grandi sacconi di vestiti e scarpe,
inutilizzati o messi solo una volta, ho regalato libri ed oggetti di uso comune
che non usavo più, ho venduto o regalato mobili e oggetti di arredamento. In
termini energetici ho creato del movimento tramite buone azioni di cuore, ho
fatto posto ad altre cose che fluiranno nella mia vita.
Per quanto
riguarda le relazioni penso che siccome si è in due, come le onde possono
viaggiare concordando o discordando così anche le persone: si può viaggiare all’unisono
quando entrambe evolvono insieme, se no in qualche modo ci si divide, ma senza
attaccamento si capisce che tutto è perfetto così com’è.
Creare vuol
dire permettere all’universo di rispondere a ciò che emaniamo noi.
Emanando
bisogno di sicurezza, attaccamento e paura, creeremo situazioni in cui le
vibrazioni saranno basse e negative, piene di frustrazione, tristezza, rabbia e
così via.
Il mondo
rispecchia ciò che abbiamo in cuore.
Emanando
amore creeremo nella nostra vita situazioni di amore, sorrisi e pace interiore.
Ognuno ha i
suoi tempi ed il suo percorso, senza fretta, tutti possiamo arrivare a creare
la vita meravigliosa che pensiamo di meritarci (e che l’anima ha deciso per la
nostra evoluzione).
Liberi e
felici.
“La verità
assoluta è che 'l'Io' è perfetto e completo, il vero 'Io' è spirituale e quindi
non può mai essere meno che perfetto, non può mai soffrire di mancanze,
limitazioni o malattie"
Charles
Haanel (1866-1949)
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