venerdì 20 marzo 2015

Vi presento Mister Ego



È quella parte cosciente e razionale in noi, quell’IO che vive e che si identifica con emozioni, stati d’animo, o idee che appartengono a classificazioni sociali (lavoro, condizioni fisiche, conto in banca, tipo di vestiario, ruoli sociali ecc.).
Si nutre di pensieri che si accumulano e si cristallizzano nella nostra mente, possiamo chiamarle credenze, le quali condizionano di conseguenza la nostra vita e il modo di pensare che abbiamo.
L’ego quindi è ciò che crediamo di essere, è ciò che ci da un senso di identità, appunto IO SONO.
Facciamo una distinzione tra Io Sono o Sé superiore (l’Anima) e IO SONO o l’Ego.
È molto semplice distinguere i due, in quanto l’anima comunica attraverso le illuminazioni e le idee ispirate, gli stati di gioia e pace interiore, mentre l’Ego seguendo i condizionamenti cristallizzati nella mente comunica attraverso le preoccupazioni, i limiti, i se e i ma, il dubbio e la critica, quindi sensazioni di paura, rabbia, frustrazione e così via.
Il Sé superiore fluisce in e con amore e ci permette di sentire le cose e guardarle da un punto di vista di “osservatore”, mentre l’Ego ci porta a vivere in uno stato di identificazione e crea le divisioni facendoci dimenticare che siamo tutti connessi e siamo Uno.


Si dice che l’Ego sia da distruggere e azzerare, molto volte l’ho pensato anche io per prima, in quanto un grande Ego porta grande sofferenza, ma ricordandoci che siamo Uno, che non ci sono divisioni né stati separati, è bene prendersene cura e collaborare con esso piuttosto che combatterlo, per arrivare ad uno stadio finale in cui è integrato.
Uno dei punti in cui si fa forte l’Ego è l’aver ragione, tanto è più grande tanto vorrà aver ragione su tutto, cioè vorrà avere la sicurezza che ciò che sa sia una verità assoluta e incontrovertibile.
Ma ognuno ha il suo percorso ed i suoi tempi e soprattutto ognuno dal suo punto di vista ha ragione, essendo che trova fondamento nelle proprie credenze. Per cui uno dei modi per zittire un attimino l’Ego quando sentiamo che prende forma in noi è iniziare a osservare le situazioni e ciò che esprimono le persone che entrano nella nostra vita (in quanto specchi di una parte di noi). Un proverbio by anonimo, che mi ha permesso di superare un sacco di situazioni critiche è “nella vita o sei felice o hai ragione”, in pratica è meglio dare ragione e comprendere che ognuno ha il suo “ragionevole” punto di vista piuttosto che iniziare una competizione che può diventare discussione o rissa.
In più facendo così ci porta a pensare “di essere arrivati” per non rivedere le nostre idee e ciò che pensiamo sia giusto, quindi entrare in uno stato di “osservatore” ci permette di poter ascoltare e mettere in discussione le nostre credenze.
Facendo questo non perderemo nulla, anzi proprio il contrario, impareremo sicuramente qualcosa in più e  l’unico che può fare resistenza è proprio l’Ego, che si è identificato con ciò che pensava fossero le sue certezze.
L'Ego si nasconde bene dietro il giudizio, vi faccio un esempio: avete deciso di seguire un'alimentazione vegana ma nella vostra mente "siete diventati vegani" e pensate che chi mangia carne sia in errore, un nemico da combattere in alcuni casi. Questa è una delle "trappole" dell'Ego che ci porta a identificarci, in questo caso con ciò che mangiamo, e a sentirci superiori, a giudicare e condannare creando divisioni e separazioni.
In questi momenti seguendo l'amore e accettando il fatto che ognuno ha la sua strada e i suoi tempi per percorrerla si può abbandonare il giudizio.
 Ma sta a noi fare questo lavoro di osservazione di noi stessi. Iniziate a capire un po’ come funziona?


L’ego a livello energetico è connesso al 3° chakra e quindi all’intelligenza, alla volontà, alla conoscenza e alla chiarezza. Riconoscere l’Ego in tutti i suoi giochetti è importante per poterlo gestire attraverso la consapevolezza e l’osservazione.
Cosa si può fare una volta osservato uno stato o riconosciuta una credenza? Si ringrazia e si lascia andare il tutto, senza identificarci più con essi in modo tale da non nutrirli più.
Ricordiamoci che seguendo la via dell’amore tutto questo sarà un gioco semplice, perché riconosceremo che anche grazie a tutto quello che abbiamo creduto fino ad ora non saremo qui come siamo adesso e ora abbiamo solo che da fluire e divertirci a giocare al gioco della vita.


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